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domenica 28 febbraio 2016

Crespelle alla fiorentina




CRESPELLE ALLA FIORENTINA  (fonte ricetta MTC  52)


  Per 8 persone

 per le crespelle:


•200 gr. di farina

•4 uova

• 350  di latte

•100 gr. di burro fuso

•sale


per il ripieno:


•800 gr. di spinaci

•450 gr. di ricotta

•5/6 cucchiai di parmigiano grattugiato

•2 uova

•noce moscata

•sale

per il condimento:


•besciamella fatta con 100 gr. di burro, 100 gr. di farina, un  litro di latte, sale, noce moscata

•qualche cucchiaio di salsa di pomodoro


Preparate la pastella per le crespelle mescolando la farina con le uova e il sale e poi unendo il latte e il burro fuso ma non caldo. Fate riposare per mezz'ora.

Lessate gli spinaci, strizzateli e tritateli finemente, poi unirli agli altri ingredienti e mescolate bene.

Cuocete le crespelle in un padellino: dovrebbero venirne circa 18 o 20

 Spalmate l'impasto sulle crespelle e arrotolatele.

 Disponete le crespelle in una pirofila imburrata, copritele con la besciamella e macchiate con un po' di salsa di pomodoro.

Mettete in forno a 160° per una ventina di minuti, se volete potete dare una passata di grill alla fine per fare un po' di crosticina.







lunedì 9 dicembre 2013

Zuppa della Lucchesia ai fagioli zolfini, a modo mio.



Zuppa della Lucchesia

 con fagioli zolfini, piselli, fagioli vari, farro perlato e lenticchie verdi.  

Ho fatto questa zuppa  a modo mio,con le verdure che avevo a disposizione e vi assicuro che è stata ottima.

Ho preferito non mettere  pancetta nel soffritto per ragioni dietetiche….


Ingredienti per 6  persone


300 g di zuppa della LUCCHESIA con fagioli zolfini

 1 spicchio di aglio

1 gambo di sedano,

2 carote,

 1  cipolla

2 patate,

qualche cubetto di zucca,

un poco di cavolo nero

 qualche pomodorino

- q.b. olio extra vergine d’oliva

- 2 foglie di salvia

- 1,8 lt di brodo

- Sale

- Pepe


Tempo di preparazione : 10 minuti

Tempo di cottura  : 90 minuti


Preparazione

Sciacquate la Zuppa della Lucchesia e scolatela.

 In una pentola preparate un soffritto con olio, aglio, salvia, poi

cipolla, sedano,  carote tagliate a pezzetti .Aggiungete le patate, la zucca, i pomodorini  e il cavolo nero e fate insaporire. Aggiungete ora  la zuppa di fagioli, versate il brodo caldo che avrete già preparato, sale e proseguite la cottura a fuoco basso a pentola coperta per un’ora e mezza. (Eventualmente anche in pentola a pressione impiegando la metà del  tempo).

 Servite aggiungendo un filo di olio extra vergine e pepe a piacere. Accompagnate con fette di pane tostate.


sabato 24 novembre 2012

Torta di San Marcello Pistoiese


Qualche anno fa, durante una breve  vacanza a Lido di Camaiore, in Versilia,  fui invitata ad una giornata in montagna, per festeggiare il compleanno di  un’amica di mio cugino, con meta per il pranzo in un agriturismo in mezzo al verde(www. agriturismoilvolpino.it)  . Un tuffo nella natura incontaminata dell'angolo più selvaggio del paesaggio toscano, dove gli olivi lasciano il posto ai castagni, ai faggi, alle foreste di abete ed ai pascoli del crinale appenninico. Bellissimo !!!


Era il 2 settembre .Fu proprio in quella occasione che conobbi  San Marcello Pistoiese e dintorni, (praticamente  sulla  strada per l’Abetone).


 Prima di arrivare all'agriturismo si visitò bene il centro del paese, e nella piazza principale entrai in  edicola ad acquistare qualche cartolina, ma il mio occhio fu  attirato da un libro di cucina che ancora non avevo, “La Cucina Toscana  in 800 ricette tradizionali”  di Giovanni Righi Parenti.  Newton & Compton Editori. Non credevo ai miei occhi, solo euro 3,90.  Però, era il Volume secondo. Il  Volume primo non c’era più.

Lo acquistai comunque.   Purtroppo, l’indice  fa riferimento anche al volume primo, che non sono mai riuscita a trovare.

Questo  libro  mi è piaciuto veramente tanto e lo consulto spesso. Infatti, oggi, nel ricordare quella bella giornata trascorsa, mi è venuta voglia di preparare la  Torta di San Marcello, che avevo  molto apprezzato,  ed ho trovato la ricetta proprio su questo libro.

TORTA DI SAN MARCELLO (Montagna Pistoiese) 
 ( di Giovanni Righi Parenti)

E’ una torta in uso sia nella montagna pistoiese che nella Garfagnana: gli ingredienti cambiano di posto  in posto, in maniera insignificante.

Occorrono :

600 g. di farina bianca

250 g. di zucchero

200 g. di burro

4 uova intere

60-70 g. di mandorle dolci sbucciate

Qualche mandorla amara

Un bicchiere di Rhum (o altro liquore: adattissimi  i Centerbe, tipo Strega e similari)

La scorza grattugiata di un limone

E, a piacere, un cucchiaino di semi d’anice.

Lievito per dolci : una bustina

Preparazione :

( qui riassumo brevemente la spiegazione indicata sul libro)

Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente

Tostare le mandorle in forno

Tritarle

Impastare la farina con tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo

Imburrare ed infarinare una tortiera

Versarvi il composto preparato

Decorare con mandorle tritate.

Mettere in forno già caldo a 180°C e cuocere per circa un'ora

Lasciare raffreddare e servire.


Una torta facilissima da preparare ma con un sapore veramente delizioso.












sabato 3 marzo 2012

Cantuccini di Prato






CANTUCCINI DI PRATO ALLE MANDORLE


Ingredienti per 6 porzioni

3 uova

3 rossi d’uovo

 Una bustina di lievito

 Essenza d’arancio

 Farina gr. 400

 Zucchero gr. 250

 Mandorle non pelate gr. 150

Un pizzico di sale

Come si preparano :

Montate bene 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungete quindi la farina, il lievito, qualche goccia di essenza d’arancio e un pizzico di sale.

Tostate leggermente le mandorle non pelate e, una volta fredde, aggiungete all’impasto.

Con la pasta fate dei filoncini larghi 3 dita e alti un dito.

Metteteli su una teglia imburrata e infarinata ben distanziati, spennellateli con un uovo sbattuto e cuoceteli in forno medio per circa 15 minuti.

Toglieteli dal forno e con un coltello tagliateli di traverso in modo da ottenere i tipici biscottini.

Rimetteteli in forno per una decina di minuti per farli biscottare.

Una volta freddi si possono conservare a lungo se tenuti in recipienti a chiusura ermetica, altrimenti perdono la loro fragranza.
 Sono perfetti accompagnati al Vinsanto.





giovedì 17 novembre 2011

Tagliatelle al ragù di cinghiale


Le tagliatelle al ragù di cinghiale ( primo piatto di origine toscana) vengono preparate tagliando finemente al coltello la carne marinata di cinghiale, per poi farla rosolare con un trito di cipolla, carote, sedano e spezie.
Si aggiungono poi del vino rosso, la passata di pomodoro, e si fa bollire il tutto per almeno un’ora e mezza. Per accompagnare le pappardelle al ragù di cinghiale, è consigliabile un buon vino rosso corposo, possibilmente della zona.
Questo piatto di tagliatelle lo abbiamo gustato in Versilia, ed è risultato veramente saporito !!!!

Tagliatelle al ragù di cinghiale
Dosi per 4 persone:
350 gr. tagliatelle fresche
300 gr. polpa di cinghiale
1/2 litro vino bianco
1/2 litro vino rosso
1/2 bicchiere di aceto
la buccia di 1 limone
2 rametti di rosmarino
4 foglie di alloro
5 bacche di ginepro
5 grani di pepe nero
1 carota
3 cipolle
1 costa di sedano
50 g. burro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
Preparazione:

Tagliate a piccoli pezzi la carne di cinghiale e sistematela in una terrina, versatevi il vino bianco, quello rosso e l’aceto; aggiungete la scorza di limone, il rosmarino, l’alloro, il ginepro, il pepe nero, 1 cipolla, la carota e la costa di sedano.
Mescolate gli ingredienti e lasciate marinare per almeno 24 ore.
Scolate la carne dalla marinata, asciugatela, salatela, pepatela e tenetela da parte.
Tritate finemente le cipolle rimaste, mettetele in una padella con il burro e l’olio e cuocete per 8 minuti.
Aggiungete i pezzi di cinghiale e proseguite la cottura per 15 minuti. Scaldate il liquido di marinatura e aggiungetelo lentamente alla carne.
Proseguite la cottura per circa 1 ora e 30 minuti, aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di acqua calda.
Un quarto d’ora prima di servire, in una pentola portate a ebollizione l’acqua, aggiungete 1 cucchiaio di sale grosso, 1 cucchiaio di olio extravergine e da ultima la pasta.
Scolate le tagliatelle al dente, mettetele nella padella con il ragù di cinghiale e fate insaporire sul fuoco, per qualche minuto. Servite subito.

martedì 1 novembre 2011

LA RIBOLLITA




LA RIBOLLITA – Zuppa tradizionale fiorentina

Ingredienti per 6 persone :
300 g. di cavolo nero riccio
300 g. di cavolo cappuccio bianco
200 g. di fagioli cannellini secchi
Mezza verza
2 carote
2 cipolle
2 costole di sedano
2 pomodori
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di basilico
1 pizzico di nepitella essiccata
Olio extra vergine d’oliva
Fette di pane toscano tostato
Sale
Pepe


Sciacquate velocemente i fagioli e metteteli in ammollo per 12 ore in acqua fredda, eliminando quelli rimasti in superficie. Trascorso questo tempo , fate rosolare in una tegame di coccio con abbondante olio le carote, le cipolle e il sedano, mondati e tritati grossolanamente. Quando il soffritto sarà ben dorato, ma non troppo scuro, aggiungete anche i pomodori lavati e divisi a tocchetti.
Mondate e lavate bene il cavolo nero e la verza, quindi tagliate tutti gli ortaggi a grosse listerelle. Unitele al pomodoro e mescolate bene. Profumate con il basilico ed il prezzemolo, mondati, lavati e spezzettati , e aromatizzate con la nepitella essiccata. Proseguite la cottura bagnando con acqua.
Nel frattempo mettete i fagioli in una pentola, copriteli con acqua fredda non salata e lessateli per un’ora. Quasi al termine della cottura salateli e infine scolateli, conservando l’acqua di cottura. Passate al setaccio metà dei fagioli , versandoli direttamente nella loro acqua, unite il tutto alla zuppa e fate cuocere a fuoco dolce per un’ora circa, se occorre unendo altra acqua e aggiustando di sale.
Poco prima di togliere dal fuoco unite anche i fagioli interi. Mettete sul fondo di una zuppiera delle fette di pane tostato e versate sopra la zuppa. Servite con un filo d’olio extra vergine d’oliva a crudo e una spolverata di pepe.
Si raccomanda di mangiarla anche il giorno dopo , appunto ribollita è ancora migliore.



E’ una minestra tra le più saporite.

Il vino :
Si può abbinare a un rosso giovane come il Chianti o a un bianco corposo come il Vermentino.

giovedì 20 ottobre 2011

Spaghetti alle arselle e Fritto misto "ondamarina"


" Spaghetti co' nicchi "



Ecco la ricetta degli spaghetti mangiati a Viareggio:


SPAGHETTI ALLE ARSELLE    (Spaghetti co' nicchi )   
Ingredienti (per due persone):
•180 gr. di spaghetti
•400 gr. di arselle (telline)
•2 spicchi d'aglio
•olio extra-vergine d'oliva
•prezzemolo
•sale q.b.
Preparazione:
Mettete a bagno le arselle in acqua abbondantemente salata con sale fino e lasciatele nell'acqua per circa 5 o 6 ore in modo da farle spurgare.
Trascorso il tempo stabilito, toglietele dal recipiente e fatele saltare in una pentola in cui avrete fatto precedentemente soffriggere il trito di uno spicchio d'aglio. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti sino a completa cottura delle arselle.
Toglietele dal guscio e tenetele da parte senza buttare il liquido di cottura.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata.
In una padella larga fate soffriggere il restante spicchio d'aglio e il prezzemolo tritato, aggiungete quindi le arselle.
Scolate gli spaghetti al dente, saltateli assieme alle arselle e aggiungete parte del liquido di cottura opportunamente filtrato. Impiattate e spolverate con altro prezzemolo.

Branzino all'isolana "ondamarina"


I primi di ottobre abbiamo passato un bellissimo week end
in Versilia ospiti a casa di mio cugino Eduard. Il tempo era stupendo
e dal numero esagerato di persone che c'erano ovunque....,
sembrava una giornata di pieno agosto. A mala pena si riusciva
a trovare un parcheggio. I ristoranti erano quasi al completo.
Conoscendo bene il ristorante Ondamarina, che si trova nella zona
Darsena, abbiamo prenotato in anticipo. E' un ristorante gestito
da una famiglia, e ogni volta che ci siamo stati, abbiamo sempre
mangiato molto bene, a cifre molto accessibili. Il loro forte è
il pesce sempre freschissimo.
Ormai, è risaputo che io non mangio pesce, ma a mio marito piace
e sono contenta che possa gustare tutti quegli antipastini di pesce,
i primi di pesce, i secondi di pesce....

Ecco allora la ricetta del branzino all'isolana alla viareggina :

BRANZINO ALL’ISOLANA

Per 1 persona :
! branzino di circa 450 gr.
1 patata, 1 carota, 1 pomodoro, una ventina di olive nere
Olio extra vergine di oliva toscano, sale e pepe, origano.

Pulire e squamare il branzino, lavarlo aprendolo a libro eliminando la lisca centrale.
Preparare le verdure affettate abbastanza sottili, adagiarle in una piastra
da forno, salare, pepare e aggiungere qualche cucchiaio di olio con una spolverata di origano.

Adagiare il branzino nella teglia con le verdure e mettere in forno a 180° per circa 25 o 30 minuti.
Togliere dal forno e servire subito.

martedì 13 settembre 2011

Tagliatelle o pappardelle ai funghi porcini


TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI
Ingredienti per 4 persone:
400 g. di pappardelle fresche
400 g. di funghi porcini freschi
1 spicchio d’aglio
Un ciuffetto di prezzemolo
Due cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe
Pulire bene i funghi eliminando con un coltellino la terra e poi passarli con un panno umido .Tagliarli a grossi pezzi.
In un tegame scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio e dopo pochi minuti aggiungere i funghi, salare e far cuocere a fuoco medio , lasciando asciugare l’eventuale acqua di vegetazione. Portare a termine la cottura in dieci-quindici minuti circa. Prima di togliere dal fuoco aggiungere il prezzemolo tritato.
Portare a ebollizione abbondante acqua leggermente salata e cuocere le pappardelle. Scolarle al dente , versare nella zuppiera e condire con i funghi. Insaporire di pepe. Servire.


Accompagnare con Sauvignon Cortona Doc

martedì 29 marzo 2011

L'antico Peposo del Latini di Firenze






L’ANTICO PEPOSO

E’ una ricetta medicea che si fa in Toscana da secoli.
Ecco come lo si cucina al ristorante-fiaschetteria
“IL LATINI” nel cuore antico di Firenze, 
Via dei Palchetti, 6/r
(Palazzo Rucellai).

Ingredienti e preparazione suggerita per 6 persone :

30 g. di cipolle rosse,
3 spicchi d’aglio,
5 foglie di alloro,
1 cucchiaio da minestra di pepe in grani,
600 grammi di muscolo di manzo,
vino rosso almeno un litro,
sale q.b.,
olio extra vergine d’oliva,
un po’ di farina.
Procedimento :
Brasare in un tegame capiente la cipolla con aglio e alloro
in poco olio, aggiungere il muscolo precedentemente
Infarinato, snervato e tagliato a pezzi non troppo piccoli.
Far rosolare bene, bagnare con vino rosso coprendo
almeno per due dita l’altezza della carne.
Quando prende il bollore unire il pepe in grani, salare e
Aggiungere pepe di mulinello. Cuocere a fuoco moderato
per circa tre ore.

Servire con pomodori maturi tagliati a spicchi per stemperare,
se serve, il piccante del pepe.
In abbinamento col vino usato per brasare : Chianti Classico,
Rosso di Montalcino o di Montepulciano.

martedì 1 marzo 2011

TORDELLI e TORTELLI della Versilia



TORDELLI e TORTELLI

In Versilia e, in molte parti della Lunigiana si chiamano "tordelli"
i ravioli ripieni con un impasto di carne, mentre si chiamano
"tortelli" quelli ripieni con un impasto di verdure.
Eccovi ora la ricetta per i TORDELLI .
Questa ricetta è presa dal libro "La cucina toscana" di Giovanni Righi Parenti.
Ingredienti per una sfoglia ricavata da circa 8oo grammi di farina 00 impastata con non meno di 6 uova e leggermente salata.
una p300 g. di bietola scottata
250 g. di carne suina macinata
250 g. di carne di manzo macinata
un ciuffo di prezzemolo
un paio di spicchi d'aglio
una mezza cipolla
un pizzicone di noce moscata in polvere
80 g. di parmigiano grattugiato
la mollica ricavata da una "piova" ammollata nel latte (la piova è un termine che veniva utilizzato per indicare certi panini rustici
del peso di circa 250 g.): va bene anche la mollica di due panini,
una presa di pepe nero macinato piuttosto grosso.
S'incomincia con l'insaporire la bietola spezzettata in poco olio d'oliva aromatizzato con un leggero trito d'aglio ed un pizzico di sale.
Intanto avremo preparato un battuto degli odori spracitati e li mescoleremo, da crudi,con la bietola che dopo cotta, verrà fatta raffreddare e quindi tritata sul tagliere per poi impastarla, in una zuppiera, con le carni ed il formaggio parmigiano insieme alla noce moscata ed il pepe. Rimesteremo sino a che il tutto non risulterà una pasta omogenea, sentiremo se è giusta di sale e di spezie.
La sfoglia sarà preparata come normalmente si procede per preparare la pasta casalinga che terremo non troppo spessa, ma neppure sottile.
Preparare quindi i Tordelli ripieni, fatti come dei ravioloni.
Farli cuocere in acqua bollente salata e condirli con un sugo appropriato. Si usa servire i tordelli con un ragù di carne ottenuto con un macinato di manzo magro insieme a qualche salsiccia fresca nostrale, fatto cuocere con un soffritto abbondante di cipolla e sedano e qualche pomodoro , senza semi e sbucciato, insieme ad una mezza carota e ad erbe profumate (timo, nepitella, basilico, ecc.) tritate, con la mezzaluna sul tagliere, insaporendo infine con un pizzico di pepe nero e, magari, anche una punta di peperoncino.

In quanto ai TORTELLI, per la quantità di pasta preparata con le stesse dosi della ricetta precedente, ci vogliono :
500 g. di ricotta freschissima
300 g. di bietola cotta e insaporita su un soffritto di cipolla
un pizzico di noce moscata in polvere
un pizzico di nepitella 8oppure poco origano).
Pecorino piccante q.b.
Saleremo poco ma abbondando di formaggio pecorino piccante
I Tortelli vengono quasi sempre portati in tavola con un buon sugo magro, cioè senza carne, ma reso saporito da tutti i profumi dell'orto.
La tradizione li vuole con un "pesto" dolce, preparato con basilico, origano, nepitella, poco aglio e formaggio parmigiano con l'aggiunta di pochi pinoli ma anche qualche gheriglio di noce.
Altro modo di servirli è con burro fuso dove avremo fatto soffriggere qualche foglia di salvia completando con poco formaggio pecorino dolce.
Il risultato sarà sempre ottimo....ed ora provateli !!!!!!!!!!!

Per correttezza, è doveroso dire che questi non li ho preparati io.
Me ne sono , però, gustato un bel piatto, in un Ristorante nei dintorni di Viareggio
e poi mi sono fatta spiegare la ricetta dagli amici della Versilia.



giovedì 6 gennaio 2011

Polpettine di Elisena con piselli e puré




Queste polpettine speciali ce le ha preparate una carissima amica "Elisena",
in questi ultimi giorni passati in Versilia.
I miei complimenti alla pazienza che ci è voluto per fare queste polpettine
in miniatura, perfette. Immerse in un sughetto di pomodori e leggermente speziate
sono piaciute moltissimo.
GRAZIE ELISENA !!! Aspetto la ricetta.

mercoledì 5 gennaio 2011

BEFANINI di Viareggio






Ringrazio l'amica Silvia di Viareggio,che mi ha regalato questi befanini
preparati da lei e dalla figlia, secondo tradizione.


I "befanini" sono i dolcetti dei nonni. I biscotti dell'antica Viareggio che
vengono ancora preparati per le Feste di Capodanno e per l'Epifania,
da cui il nome.
Per fare i befanini ci vogliono gli stampi delle forme diverse: animali,
stelle, cuori, la "Befana", i "Befanotti" (ossia i mariti delle befane)
ed era uso scambiarsi le forme tra le famiglie, o addirittura i biscotti...
ed era bello vedere i bambini scambiarsi i befanini di casa in casa.
Oggi si trovano già pronti nelle pasticcerie, ma è bello prepararli in casa.

Ecco la ricetta di Giovanni Righi Parenti , dal suo libro "La cucina Toscana".



BEFANINI di Viareggio

Si mangiano accompagnandoli col Vin Santo
o, tradizionalmente, con l’Aleatico dell’Elba

1 kg. di farina
600 g. i zucchero
200 g. di burro
5 uova
un po’ di vaniglina
un bicchiere di latte
una bustina e mezza di lievito in polvere
un paio di bicchierini di liquore a piacere (rhum o Anisetta)

Dopo aver sbattuto le uova in una zuppiera vi uniamo la
farina, il burro che avremo un po’ scaldato, in un tegamino vicino
al fuoco, lo zucchero e tutti gli altri ingredienti, lavorando per
impastare bene ed aggiungendo per ultimo il lievito.
Lasceremo riposare poco tempo, quindi spianeremo la pasta
sulla spianatoia, poco per volta, in una sfoglia alta circa mezzo
centimetro che taglieremo con le apposite formine .
I befanini si mettono in una teglia, unta con altro burro e
leggermente infarinata, bagnandoli di uovo intero sbattuto
e decorandoli con confettini colorati o “codette” di zucchero.
Cuoceremo in forno a calore moderato sino a che non saranno
divenuti nocciola e ben asciutti.

mercoledì 20 ottobre 2010

Minestra di ceci, cavolo nero e pasta mista





In questi giorni d'autunno non può mancare una buona minestra tiepida....
dal sapore toscano, con i ceci ed il cavolo nero.

Un po’ di storia…….

I CECI
Il loro nome botanico (cicer arietinum) deriva dal vocabolo
latino aries ( ariete) per la forma del seme che vagamente ricorda la testa di un ariete.
I ceci sono particolarmente diffusi in Medio Oriente e in India, dove rappresentano un alimento di base e si trovano
normalmente sgusciati e spezzati (dhal).
Rispetto agli altri legumi hanno un contenuto in grassi
leggermente più elevato.(intorno al 6%).
Questa caratteristica, oltre ad aumentare il valore energetico
dei ceci, conferisce loro una consistenza più morbida
e li rende più gustosi , soprattutto quando vengono arrostiti.
Una preparazione particolarmente diffusa nell’Italia Meridionale è quella dei ceci arrostiti (calie).
In Sicilia e in Toscana un’altra preparazione tradizionale
è rappresentata da schiacciate di farina di ceci, fritte e
mangiate calde. In genere i ceci sono consumati soprattutto
in zuppe , da soli o con la pasta , o in passati.

Ed ora la ricetta facile facile….

MINESTRA DI CECI E CAVOLO NERO
Ingredienti : per 4 persone

100 g. di pasta mista
200 g. di ceci secchi
1 foglia di alloro
cipolla
1 spicchio d’aglio
200 g. cavolo nero
olio extra vergine d’oliva
sale, pepe


Mettete a bagno i ceci secchi in acqua tiepida e un pizzico
di bicarbonato per 12 ore.
Scolateli e gettate l’acqua, sciacquateli e metteteli in una
pentola , copriteli d’acqua e con una foglia di alloro portate
a bollore. Fate cuocere per due ore circa.( Io abitualmente uso
la pentola a pressione e li ho cotti in 40 minuti circa.)
Scolateli. Ora i ceci sono pronti per essere utilizzati.

In una pentola per minestra fare insaporire in un filo di olio evo uno spicchio di aglio e una piccola cipolla tagliata sottile. Lasciare sudare poi aggiungere il cavolo nero tagliato a listerelle già lessato a parte, i ceci e fare insaporire.
A questo punto aggiungere abbondante brodo caldo, che avremo già preparato, salate e lasciare cuocere cinque minuti poi aggiungere la pasta mista di grano duro e portare
a cottura nel giro di dieci, dodici minuti.
Spegnere , aggiungere una macinata di pepe fresco e lasciare riposare qualche minuto.
Servire aggiungendo un filo d’olio extra vergine d’oliva e se piace, una spolverata di parmigiano reggiano.

Una minestra di grande valore energetico perchè ricca di carboidrati, proteine e le diverse vitamine del cavolo nero…….







martedì 16 febbraio 2010

Filetti di merluzzo alla livornese

Questa è una preparazione velocissima consigliata per
i filetti surgelati.

FILETTI DI MERLUZZO ALLA LIVORNESE

Ingredienti :

400 g. di filetti di merluzzo surgelati.
1 spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo tritato
½ bicchiere di vino bianco secco
olio extra vergine d’oliva
300 g. di pomodorini Pachino
sale e pepe nero da mulinello

Preparazione:

Far rosolare lo spicchio d’aglio schiacciato nell’olio ben
caldo, poi togliere prima di aggiungere il merluzzo.
Cuocere i filetti a fuoco vivo e irrorarli con vino bianco.
Lasciare evaporare per un paio di minuti e aggiungere i
pomodori a cubetti o interi.
Cuocere per altri 10 minuti con coperchio a fuoco medio.
Aggiungere sale e una bella macinata di pepe, a piacere.
Prima di servire, decorare con una spruzzata di prezzemolo



Io non mangio pesce, ma a mio marito sono piaciuti molto.




lunedì 15 giugno 2009

Gallinella all'acquapazza "ondamarina"



per 4 persone:

1 gallinella di mare (circa 700 g.)
10 pomodorini ciliegia
2 spicchi d'aglio
1 bicchiere d'acqua
3 cucchiai di olio e.v.o.
peperoncino
prezzemolo
sale, pepe

Lavate la gallinella, pulitela dalla pancia, lavatela di nuovo
e salatela all'interno.
In una padella grande fate imbiondire aglio, olio e peperoncino,
aggiungere i pomodorini tagliati a metà, adagiatevi il pesce
intero, il bicchiere d'acqua, il prezzemolo, il sale e il pepe.
Coprire e lasciar cuocere per 15-20 minuti a fuoco dolce.
Al termine, scoprire e far cuocere altri 5 minuti.
Servire con il sughetto di cottura.


N.B.: Una variante si può fare anche con l'aggiunta di un
bicchiere di vino bianco secco.