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venerdì 21 marzo 2014

Benvenuta Primavera

 
Benvenuta PRIMAVERA !!!!!
 
 
 

ed ora una classica Poesia :

La primavera

Quando il cielo ritorna sereno

come l'occhio di una bambina,

la primavera si sveglia. E cammina

per le mormoranti foreste,

sfiorando appena

con la sua veste color del sole

i bei tappeti di borraccina.

Ogni filo d'erba reca un diadema,

ogni stilla trema.

Qualche gemma sboccia

un po' timorosa

e porge la boccuccia color di rosa

per bere una goccia

di rugiada...

Nei casolari solitari

i vecchi si fanno sulla soglia

e guardano la terra

che germoglia.

La capinera prova una canzonetta

ricamata di trilli

e poi cinguetta

come una scolaretta. I grilli

bisbigliano maliziose parole

alle margherite

vestite

di bianco. Spuntano le viole …

A notte  le raganelle

cantano la serenata per le piccole stelle.

I balconi si schiudono

perché la notte è mite,

e qualcuno si oblia

ad ascoltare quello che voi dite

alle piccole stelle

o raganelle

malate di malinconia.

(Ugo Betti)

 

giovedì 8 marzo 2012

La Mimosa


TANTISSIMI AUGURI A TUTTE LE DONNE

con due poesie su la

MIMOSA


       di  Vincenzo Cardarelli :

        E' la Liguria una terra leggiadra.

        Il sasso ardente, l'argilla pulita,

        s'avvivano di pampini al sole.

        E' gigante l'ulivo. A primavera

        appar dovunque la mimosa effimera.

        Ombra e sole s'alternano

        per quelle fondi valli

        che si celano al mare,

        per le vie lastricate

        che vanno in su, fra campi e rose,

        pozzi e terre spaccate,

        costeggiando poderi e vigne chiuse.

        In quell'arida terra il sole striscia

        sulle pietre come un serpe.

        Il mare in certi giorni

        e' un giardino fiorito.

        Reca messaggi il vento.

        Venere torna a nascere

        ai soffi del maestrale.

        O chiese di Liguria, come navi

        disposte a esser varate!

        O aperti ai venti e all'onde

        liguri cimiteri!

        Una rosea tristezza vi colora

        quando di sera, simile ad un fiore

        che marcisce, la grande luce

        si va sfacendo e muore.

                                        ("Liguria")

       di   Alda Merini  :

          Ragazza, tu che sfiori la mia mente,

   c'e' nel tempo vibrato una mimosa

          che va raccolta dentro la sutura

   e ha suono, credi, un suono inverecondo.

                (Da: "Ballate non pagate") 

sabato 31 dicembre 2011

Buon Anno...Buona Fortuna !!!

BUON ANNO, BUONA FORTUNA
Un canzone di Cesare Andrea Bixio

Mezzanotte…
 L'anno che muore

 ci saluta, mesto sen va…

 Sorge l'alba:

 spera ogni cuore

 che il nuovo anno lieto sarà…

Buon anno a chi è felice nella vita…

 Buon anno alla spigliata gioventù…

 Un'altra primavera è già sfiorita…

 Buon anno a chi vent’anni non ha più…

A chi, sognando, insegue una chimera

 a chi, nel cuor, non ha speranza alcuna…

 La vita è bella e ancor ti dice "Spera

 buon anno…buona fortuna".


Che l'aurora

 splenda divina

 col sorriso del sole d’or…

 Che ogni rosa

 sia senza spina

 e nel cuore regni l'amor...



Buon anno a chi è felice nella vita…

 Buon anno a chi la casa più non ha…

 Per ogni cuore e ogni anima smarrita

 domani il più bel sole splenderà…

Buon anno ai bimbi che non han nessuno

 li bacerà dal ciel la "Mamma Luna"

 noi li stringiamo al cuore ad uno ad uno.

Buon anno…buona fortuna.

Buon anno al mondo inter…buona fortuna.

mercoledì 21 dicembre 2011

Il mio albero di Natale






E’ Natale

di
Madre Teresa di Calcutta


E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

sabato 25 dicembre 2010

White Christmas



WHITE CHRISTMAS

I'm dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the tree tops glisten
And children listen
To hear sleigh bells in the snow

I'm dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white

I'm dreaming of a white Christmas
just like the ones I used to know
Where the tree tops glisten
And children listen
To hear sleigh bells in the snow

I'm dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases
May all your Christmases
May all your Christmases be white

I'm dreaming of a white
Christmas with you
Jingle Bells all the way, all the way

giovedì 23 dicembre 2010

BUON NATALE !!!




Questo è il mio presepe (artigianato della Val Gardena)


Il Presepe

di Salvatore Quasimodo

Natale, guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.

Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.

Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende
e l’asinello di colore azzurro.

domenica 21 marzo 2010

E' PRIMAVERA !!!


Oggi, 21 Marzo 2010 si celebra la
GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
°°°°°°°°°
da LA BUONA CANZONE
di Paul Verlaine
(1844-1896)

XXXI

L’inverno è finito: la luce è tiepida
e danza, dal suolo al firmamento chiaro.
Bisogna che il più triste dei cuori ceda
all’immensa gioia sparsa nell’aria.

Persino questa Parigi noiosa e malata
sembra dare accoglienza al primo sole,
e come per un abbraccio immenso
tende le mille braccia dei suoi tetti vermigli.

Da un anno ho nell’anima la primavera
e il verde ritorno della dolcezza dei fiori,
come una fiamma che avvolge una fiamma
al mio ideale aggiunge l’ideale.

Il cielo blu prolunga, innalza e incorona
l’immutabile azzurro dove ride il mio amore.
La stagione è bella e la mia sorte è buona
e tutte le mie speranze finalmente si compiono.

Venga l’estate ! Vengano ancora
l’autunno e l’inverno ! E ogni stagione
sarà per me incantevole, o Tu che adorni
questa fantasia e questa ragione!




MARZO

Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi
ove il germe già cade
come diffusa pioggia.
Tra i rami onusti e prodighi
un cardellino becca.
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
scrisse questa poesia il primo gior
di marzo pulisce.
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione,
lungo i ruderi ombrosi e macilenti
cui pur rinnova marzo il greve manto.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
di umori campestri.
Ebbra la primavera corre nel sangue.

Vincenzo Cardarelli
scrisse questa poesia
il primo giorno di primavera del 1942

lunedì 8 marzo 2010

8 Marzo 2010 - Donna, amica mia - Poesia


Donna, amica mia

Donna, amica mia,
non correre.
Rallenta un poco
i ritmi
della tua giornata
ormai impazziti.
Cerca di assaporare
ogni prezioso istante
della tua vita.
Ferma se puoi
lo sguardo dei tuoi occhi
meno furtivamente
anche su di te.
Allora capirai.
Rallenta
e non ti pentirai.

Virginia Arakelian

da “Donna & Poesia”
La Figura Femminile nella Poesia
III Edizione – 8 marzo1998 –
Il foglio clandestino di Poeti e Narratori

Avevo dedicato questo semplicissimo pensiero
alla mia carissima amica Mariagrazia, ma lei è troppo speedy ,
corre sempre, ancora più di prima……!!!!!
Virginia - 8 marzo 2010

venerdì 1 gennaio 2010

GRIDANDO AUGURI

GRIDANDO AUGURI

Arrotolò i giorni
l’anno vecchio
e gridando auguri
scomparve nella nebbia.

Scese dal camino
quello nuovo
sedette accanto al fuoco
incominciando a contare
in modo che tutti
lo capissero.


(Bruno Dall’Olio)

martedì 22 dicembre 2009

NEVE

Anche da noi in Brianza è arrivata un po' di neve !!!
Questo il panorama che vedo dalla mia finestra......
NEVE

Neve non sei che bianco spazio dove
immergo le memorie dell’infanzia…

L’inverno visitava i nostri giochi,
felice fra minuscoli diamanti,
stendeva i suoi tappeti sulle zolle,
inteneriva cuori palpitanti;
magia di farfalle sui capelli,
disciolte stelle d’infantili incanti.
Non era consumata la mia gioia;
le gronde s’accendevan di candele
argentee per la festa di quegli anni
e poi ancora neve fra le mani
rosse e pazienti a modellar pupazzi

Il bianco lumeggiava ogni cortile,
la casa dove mamma ci aspettava
con gli arabeschi in fiore sopra i vetri
e il fumo serpeggiante dai comignoli…
Ora che s’è accorciato l’indomani
e breve è il tratto all’ultima emozione,
neve non sei che goccia d’illusione.

da “Il Gelso”
diario in versi di Bruno Salvioni
poeta di Seregno (1915-1998)