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domenica 16 ottobre 2011

PANDOLCINI


PANDOLCINI per il WORLD BREAD DAY



PANDOLCINI

Difficoltà media
Tempo : 1 ora

Ingredienti per 6 persone :
200 g. di burro,
200 g. di zucchero,
2 tuorli,
700 g. di farina,
300 g. di latte,
50 g. di marsala,
200 g. di uva sultanina,
150 g. di scorza di cedro e arancia candita,
100 g. di pinoli,
1 bustina di lievito in polvere,
un pizzico di sale.
Preparazione :
Per prima cosa mettete in ammollo l’uvetta per una decina di minuti, poi asciugatela e infarinatela.
In una terrina mescolate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero.
Quando il composto è morbido e omogeneo, unite i tuorli e un terzo della farina. Mescolate bene. Unite il latte, il marsala , e incorporate anche il resto della farina. Unite infine i pinoli, l’uvetta, le scorze di agrumi canditi i e lasciate riposare per 10 minuti.
Ricavate quindi dall’impasto tante palline della dimensione di un mandarino, del peso di circa 50 g. ciascuna, e allineatele, ben distanziate tra loro, sul fondo di una teglia rivestita di carta forno.
Mettete in forno già caldo a 180° e fate cuocere per 15/ 20 minuti, finchè i pandolcini saranno quasi raddoppiati di volume.
Sfornate e fate raffreddare.

Per essere la prima volta che li preparo, posso considerarmi soddisfatta.
Forse non sono bellissimi, ma il sapore ottimo. Quasi quasi non facevo in tempo a fotografarli perchè me li stavano finendo tutti.....
Li rifarò !!!

domenica 17 ottobre 2010

5° WORLD BREAD DAY



Un intenso profumo di pane nelle svariate forme da ogni parte del Mondo.


Il pane si fa partendo da tre ingredienti principali : acqua, lievito e farina.
Quest’ultima deve essere di buona qualità, con un forte glutine, mentre
l’acqua potabile non troppo calcarea.
Quanto al lievito, si può utilizzare quello di birra. Tuttavia, il lievito
classico per fare il pane è quello naturale , che si ottiene semplicemente
lasciando fermentare, in luogo tiepido, della farina mescolata con acqua.
Proprio questo tipo di fermentazione naturale fece scoprire ai nostri
antenati, probabilmente in modo casuale, il sistema per passare dalle
semplici focacce delle quali si cibavano alla preparazione di un pane
più soffice e fragrante.: un’evoluzione che immaginiamo lenta e graduale,
il cui perfezionamento si attribuisce agli antichi Egizi.

Il Lievito di birra consente ottimi risultati in tempi più brevi e si può usare
sempre. Tuttavia, per ottenere la tipica fragranza di pane,quel profumo che
conquista l’olfatto ancor prima delle papille gustative, nulla è meglio del
lievito naturale.

Fare il pane in casa ci riporta a un rito antico che racchiude in sé qualcosa
di magico e di vitale, il processo di lievitazione, appunto, e cuocere il pane
nel forno riempie le stanze di un caldo profumo che conquista il cuore
prima ancora che il palato.