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sabato 12 febbraio 2011

Identità Golose - Niko Romito - Yoshihiro Narisawa - Gennaro Esposito

Lunedì - 31 Gennaio 2011

Sala Auditorium
ore 14.45 - NIKO ROMITO, estrazione



Niko Romito del Ristorante REALE a Rivisondoli (L'Aquila)




il piatto di Niko Romito : gel di vitello, porcini, tartufo e mandorle



ore 15.25- YOSHIHIRO NARISAWA , tra la naturale ricorrenza e la gastronomia



Yoshihiro Narisawa ha un ristorante a Tokyo - alta cucina euroasiatica

Nella foto è con Paolo Marchi e l' ospite d'onore Ezio Santin (del Ristorante Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano-Mi), dove aveva lavorato nel 1992 il cuoco giapponese. Santin ha detto che nel suo ristorante sono passati centinaia e centinaia di giovani cuochi, ma di lui disse "Lo ricordo bene, quelli bravi li noti subito e non li scordi".


ore 16.10 - GENNARO ESPOSITO e il sapore autentico dell'orto campano



Gennaro Esposito e Antonio Paolini



preparazione del risotto al limone di Sorrento



Gennaro Esposito ha preparato piatti favolosi :
La zuppa di cavolo nero, risotto al limone di Sorrento, bacalao confit e olio
di pinolo di San Rossore Pariani e Il carpaccio di cappesante con brodo di
cipollotto nocerino e caviale baerii.

venerdì 11 febbraio 2011

Identità Golose - Massimo Bottura



ore 12.10 - Sala Auditorium
MASSIMO BOTTURA "il Ritorno"





Massimo Bottura è il «migliore cuoco al mondo».
Con il “Grand Prix de l’Art de la Cuisine” lo chef modenese è stato premiato dall’ Académie Internationale de la Gastronomie di Parigi che conta una commissione composta da venti tra i migliori cuochi del mondo, alcuni dei quali italiani. La motivazione ufficiale del premio assegnato l'altra sera dopo una riunione a porte chiuse, è : lo chef modenese esprime una sintesi perfetta di «tradizione, scienza e arte».
La notizia è arrivata durante il Congresso di Identità Golose dove, nella Sala Auditorium superaffollata , Massimo Bottura ha presentato alcuni dei suoi nuovi piatti , seguiti da un’emozionante video dal titolo “Un viaggio sul Pò - Il Ritorno ". Il film inizia come fosse una favola, raccontata da sua mamma, a significare la grande importanza che ha avuto nella sua vita.




"Civet di lepre"



"Concentrazione di rapa rossa"

Identità Golose - Mauro Colagreco



Il piatto dello chef, che rappresenta il suo "bosco invernale"
Ha usato tuberi vari, radici, sedano rapa, funghi, spinaci, quinoa cucinata a risotto
(ogni ingrediente un tipo diverso di lavorazione....., spettacolare !!!)



ore 11.2o - Sala Auditorium -
MAURO COLAGRECO, chef del Mirazur a Mentone,in Francia


mercoledì 9 febbraio 2011

IIdentità Golose e la Leggenda della Pizza




Lunedì 31 Gennaio - Sala Auditorium
ore 10.20 - Paolo Marchi apre la seconda giornata sul palco dell'Auditorium
sotto il segno della pizza, con tre grandi interpreti di sensibilità diverse
Gino Sorbillo, Luigi Dell'Amura e Simone Padoan, con la presenza di Gennaro Esposito.



i tre cuochi pizzaioli





la pizza a metro di Luigi Dell'Amura




la pizza di Gino Sorbillo



Gennaro Esposito





Simone Padoan



la pizza preparata da Simone Padoan



Paolo Marchi consegna la Targa Identità Golose ai tre Maestri pizzaioli.

lunedì 7 febbraio 2011

Identità Golose - Curiosità.....



Essendo arrivata abbastanza presto lunedì mattina i corridoi erano ancora liberi ed ho potuto fare qualche foto , ma con una piccola Kodak non potevo pretendere di più...
,









le prelibatezze di Jolanda de Colò





Curiosità dei momenti di pausa …. a Identità Golose 2011


………………………………………………………
Durante le ore di pausa ho girato e rigirato i corridoi affollati
di persone , specialmente davanti ai vari stand  di produttori
eno-gastronomici per la degustazione delle loro prelibatezze.

Ho visto giornalisti e fotografi nel pieno svolgimento del loro  frenetico lavoro.

 Mi sono trovata in mezzo  a persone note, viste in tv e su pagine di riviste specializzate, chef famosi e non, sommeliers,
critici eno-gastronomici , produttori, e persone che credi di conoscere avendole viste spesso alla  Prova del Cuoco,  come Andrea Ribaldone, Marco Parizzi, Sara Papa,  Alessandro Scorzone, Fabrizio Mantovani, Ambra Romani e tanti altri ………………..
Ho conosciuto (perché ero seduta accanto) una giovane e bella cuoca di Caserta,( amica di Sorbillo e di Gennaro Esposito) di cui non so il nome, ma che ho trovato fotografata spesso   sul blog di Luciano Pignataro.
(ora lo so :è Rosanna Marziale del Ristorante Le Colonne)
Ho degustato i bucatini cacio e pepe di Antonello Colonna,
a fianco di  Luigi Cremona.
 Ho salutato Stefano Bonilli  davanti a un piatto fumante di pasta  e lenticchie offerto dal Pastificio dei Campi.
Ho sorseggiato un buon caffè Lavazza accanto a Fiammetta
Fadda.
Mi sono imbattuta in Paolo Parisi e la sua barba, l’uomo delle uova di gallina livornese e allevatore di cinta senese ,  personaggio che avevo conosciuto dai blog di Lydia e Virginia.
E alla fine mi sono anche trovata seduta vicinissima allo
Chef  famoso  della mia città Giancarlo Morelli, dell’Osteria del  Pomiroeu di Seregno,( che è bravissimo e super premiato).
Che dire di questa esperienza ? Per me è stato tutto eccitante.
Peccato non aver potuto partecipare alla giornata finale
dedicata al Riso!!!!!













Identità ..di Pasta



I bucatini Cacio e pepe di Antonello Colonna


Ore 12,30 – Antonello Colonna e la leggenda del Cacio e pepe. .

Un romano vero, fiero delle sue radici, della sua storia e cultura
gastronomica. La sua cucina, pur rimanendo legatissima alla
tradizione, è vera arte contemporanea.
Il re del cacio e pepe ci ha presentato la semplicità del suo piatto
famoso in tutto il mondo, raccontandoci che la tradizione del cacio
e pepe nasceva nelle osterie,

Una volta, i bucatini o gli spaghetti, bolliti e scolati, venivano
serviti in scodella, una manciata di pepe nero e il pecorino.
Ora invece Antonello Colonna gli ha dato il suo nuovo tocco :
come sempre, per ogni etto di pasta un litro d’acqua , fa bollire
l’acqua e spezza i bucatini o gli spaghetti in tre parti , li butta
e poco dopo elimina l’acqua e comincia a mantecare, girando
fino a sentire che la pasta è cotta, pecorino e poi una bella macinata di pepe
nero, tanto fino a rendere scuro, quasi grigio . Non c’è burro ne olio
nel suo cacio e pepe.
Degustati, posso dire veramente ottimi.!!!






Rigatoni ai funghi porcini conditi con mastica - di CARLO CRACCO



CARLO CRACCO



Ore 11.30 - Carlo Cracco e Matteo Baronetto -
Pasta e mastica
(La mastika è una resina di origine greca, per la precisione
da Chios, una piccola isola, famosa per la produzione della
mastica, questa particolarissima resina che è il prodotto
della secrezione del tronco e dei rami del lentischio. Ha anche proprietà terapeutiche e digestive.)
e con la mastica ha condito i rigatoni con funghi porcini.
Non sono riuscita ad assaggiare.



Davide Scabin, ritorno al futuro