da "I PROMESSI SPOSI"
di Alessandro Manzoni
"Quel ramo del lago di Como, che
volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a
golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un
tratto, a restringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio
a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge
le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa
trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia ,
per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian
l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera,
formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti
contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro con voce lombarda, il
Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega..... "
ecco il monte Resegone....
La Torta RESEGONE , il dolce di Lecco
È un grande omaggio ad Alessandro
Manzoni , a Lecco, e al Resegone fatto
da tre grandi pasticceri lecchesi,
che con la loro arte, hanno dato vita ad una vera e propria delizia, miscelando
farine di mais e di grano saraceno a burro e uova: ne scaturisce un morbido
impasto adagiato su uno strato di marmellata di mirtilli fatta a mano.
la mia torta resegone....
La storia
La
Torta Resegone è nata dalla volontà di tre pasticceri lecchesi (Marco
Gennuso, titolare della Gelateria Pasticceria Trinacria, Massimo
Bonanomi, titolare de La Pastizzeria di Bonanomi e Paolo Cordivani,
titolare di Paolo il pasticcere) di creare un dolce tipico del territorio.
Il progetto prende forma nel 2006 quando i tre iniziano a pensare a come sia
possibile creare un dolce capace di rappresentare il territorio. Al termine di
un'intensa ricerca viene stilata una lista di tutti gli ingredienti che erano
presenti nel lecchese nel 1800, il periodo storico in cui visse il «gran
lombardo» e si decide che il dolce si chiamerà Resegone, proprio in onore del
Manzoni e del monte reso celebre dal suo romanzo, nonchè montagna simbolo del
lecchese.
Nasce
quindi l'idea di creare una torta preparata con «ingredienti del passato»,
ma contemporaneamente «al passo con i tempi».
E «specchio» di Lecco e del suo territorio: ecco allora il guscio di frolla,
compatto e duro posto a custodia della torta, a rappresentare la freddezza del
primo approccio che contraddistingue la nostra gente, che però lascia presto il
posto alla tenerezza e l'operosità dei lecchesi, rappresentati dalla morbidezza
del ripieno; fino ad arrivare alla dolcezza dei nostri luoghi e della nostra
gente con una dolce e vellutata confettura di mirtillo. Ogni pasticcere ha
operato in una prima fase all'interno del proprio laboratorio, quindi i tre si
sono trovati in un solo laboratorio: dopo quattro tentativi è nata la prima
torta Resegone. Un dolce che ancora oggi è un «work in progess», in continua
evoluzione, che permette di assaporare gusti antichi, sapori genuini, che solo
la cura e la passione per l'ambiente e il territorio potranno mantenere.Questa
golosa creazione ha attirato l'interesse di molti buongustai, anche fuori dai
confini nazionali: è infatti giunta a Pechino, Londra, Parigi, New York e
Sidney. Ed è diventata oggetto di attenzione persino di docenti universitari
che hanno preso come esempio la collaborazione fra i tre pasticceri lecchesiLa
torta Resegone, in tutta la sua golosità è un'ottima idea regalo con
l'originale confezione natalizia...
Fonte:
Giornale di Merate
Quando ho assaggiato questa torta due anni or sono, acquistata in una
delle pasticcerie che la producono, sono rimasta innamorata, per via del grano
saraceno, i mirtilli, il mais… e mi sono ripromessa di farla… ma non conoscevo
bene le dosi degli ingredienti.
Ieri mi sono decisa… osservando il pacco di farina di grano saraceno
abbandonato nello scaffale in cucina
Ho fatto una breve ricerca sul web , ma non si trova molto… c’è però la torta grano saraceno e mirtilli
rossi di
Elisa, foodblogger della mia città, in Brianza, ha già preparato questa torta, leggo la sua ricetta e mi fido ciecamente di lei… che ama moltissimo fare pasticceria…. ed è brava !!!
Così, ieri mattina mi sono messa all’opera ed ho preparato questa
torta basandomi sulle dosi esatte
dell’esperimento di Elisa ,che ha avuto dei suggerimenti proprio da Paolo uno
dei pasticceri che hanno ideato la torta Resegone. (in occasione del mercato Tutti Giù Per Terra che si svolge a Monza ,
una volta al mese, grazie a SlowFood ).
Qui sotto riporto la ricetta di Elisa… perché non riesco a mettere
il link….
e devo dire che la torta mi è
riuscita bene , molto delicata, dolce al punto giusto e morbidissima. Il lato estetico della mia torta andrà sicuramente
migliorato ....
TORTA RESEGONE AL GRANO SARACENO E MIRTILLI ROSSI
Ingredienti:
Pasta frolla con farina di mais:
60 g di farina di mais fioretto
50 g di farina 00
50 g di zucchero
50 g di burro
1 tuorlo
1 pizzico di sale
torta con grano saraceno:
100 g di burro morbido
100 g di zucchero
100 g di uova (pesate con il guscio)
70 g di farina di grani saraceno
30 g di farina 00
20 g di fecola di patate
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
marmellata di mirtilli rossi (io l'ho trovata solo all'ikea, ma va bene
anche quella di frutti di bosco)
Preparazione:
Preparare la pasta frolla con farina di mais, seguendo il procedimento
consueto (lo trovate qui, tra le ricette base). Stenderla nella tortiera con
cerniera (base e bordi) e mettere a riposare e rassodare in frigorifero.
Nel frattempo, mettere in una ciotola capiente il burro morbido e lo
zucchero e montare il composto con le fruste elettriche per almeno 20 minuti.
Trascorso questo tempo, aggiungere le uova, una alla volta, e amalgamare bene
prima di procedere con quello successivo. Setacciare le farine, il sale e la
cannella ed unirli al composto di burro, poco per volta, con una spatola,
delicatamente. Estrarre la frolla dal frigorifero, stendere uno strato di
marmellata di mirtilli rossi e coprire con la pasta di grano saraceno.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti, verificando la
cottura.