venerdì 3 dicembre 2010

Rustin Negàa alla milanese

Questa è un'antica ricetta della cucina milanese.



"Rustin negàa " significa Arrostini annegati



Ingredienti per 4 persone :



4 nodini di vitello di 200 g. l'uno

50 g. di burro

qualche foglia di salvia

1 dl. di vino bianco

1 dl. di brodo di carne

poca farina bianca

sale e pepe



Con un coltello incidete in più parti i nodini lungo gli orli

perchè non si pieghino durante la cottura.

Passateli con cura nella farina, rivestendoli completamente.

Fate fondere il burro in un tegame sufficientemente grande

da contenere i nodini senza sovrapporli e unite la salvia;

alzate la fiamma, disponete i nodini e fateli rosolare

brevemente da entrambe le parti.

Bagnateli con il vino bianco, fatelo evaporare, unite il brodo

e lasciateli cuocere nel forno a 140°C per circa un'ora e mezza,

o sino quando saranno molto teneri, voltandoli a metà cottura.

Quando sono pronti il sugo dovrà essere denso.

Insaporite con sale e una macinata di pepe soltanto a fine

cottura.

Sistemate i nodini sopra un piatto di portata, versatevi sopra

il sugo e servite subito.

Potrete guarnire con capperi e accompagnare con verdure

bollite o cotte al burro.

6 commenti:

  1. Stupendi. Quanti ne ho mangiati, durante gli anni di lavoro a Milano. A volte ci trovavo delle strisce di pancetta salata. Grazie per averlo riproposto :)

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  2. @ Corrado: In effetti c'è anche la variante con la pancetta. Sono contenta di averti suscitato
    dei bei ricordi.
    Buona settimana.

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  3. eh si si facevno a milano me li ricordo anche io, anche se ultimamente nelle mie incursioni milanesi non li trovo più

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  4. @ In alcuni ristoranti tradizionali li fanno ancora.
    L'ho letto recentemente su Vivi Milano.

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  5. La ricetta originaria non prevede che si passino al forno, l'aggiunta di vino bianco e brodo va fatta contestualmente e non in differita, infine la cottura va proseguita dolcemente in padella per circa 15 minuti, il tempo di rissorbire il sugo.
    Metterla in forno come da tempo fa El Matarel o peggio servire il piatto con le patate è uno sfregio enorme alle nostre tradizioni (sono milanese da oltre 5 generazioni, mio nonno era nato nel 1875) milanesi che sono ormai perse, anche perchè a Milano è rimasto solo il 4-5% di residenti da oltre 4 generazioni.
    I ristoranti di Milano, specie quelli che fanno cucina tradizionale milanese sono da dimenticare.
    Forse ne sopravvive uno El Tiglin, ossia il ristorante il Gatto Nero dell'ortica. Ma Attilio avrà ormai 80 anni e la moglie non so se ce la fa ancora a cucinare la casoeula e i mundeghili.

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    1. Caro "Unknown" grazie per i tuoi preziosi consigli di cui farò tesoro.
      Un saluto da Virginia

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