Anch'io ho visitato l' Expo , e sono contenta di averlo fatto nel primo mese di apertura in cui ci si poteva muovere senza problemi. A dire il vero sono rimasta molto affascinata da tutti quei Padiglioni, così tecnologici e così diversi uno dall'altro , ognuno con le caratteristiche del Paese che rappresenta. E mi ero riproposta di ritornarvi. Poi con il gran caldo dell'estate ho sempre rinviato.
Ma, nel mese di settembre, ho avuto la visita di due cugini da San Paolo del Brasile e una sera con loro ci sono ritornata all'Expo, era il 22 settembre e c'era una folla incredibile. Ma essere davanti all'Albero della Vita con le sue favolose variazioni di luci e giochi d'acqua, accompagnati da una musica così emozionante ...è stato bellissimo!!!!!
per ricordare la mia EXPO
mercoledì 27 maggio 2015
Dalle previsioni del tempo si sapeva che non avrebbe piovuto, infatti la giornata si è presentata veramente bella, così... niente ombrello, niente giacca , ma scarpe comode . Ho fatto di tutto per non avere pesi, ma la macchina fotografica, il cellulare e le piccole cose indispensabili nella borsa di una donna, hanno reso comunque la borsa pesante e non è stato piacevole... un' intera giornata a camminare con quel fardello sulle spalle.
Partiti verso le 8,30 dalla mia città, dopo una quarantina di minuti eravamo già al Parcheggio della Fiera , proprio accanto alla Stazione Metropolitana Mi-Rho-Fiera e da li un bel percorso a piedi per arrivare all'ingresso Expo Ovest Fiorenza.
L'apertura è alle 10 in punto e noi che eravamo già lì da mezz'ora, eravamo in fila ai tornelli, ma piazzati bene. Infatti una volta effettuati i controlli per la sicurezza, quasi come in aeroporto, e timbrato il biglietto nell'apposita macchinetta erano le 10 e 10 circa. Non male.
Da questa postazione altro lungo percorso con scale mobili e lunga passerella pedonale.
Mentre camminavo, da questo corridoio, mi sono affacciata a guardare verso l'Ingresso Ovest-Triulza ( provenienza dalla Stazione Ferroviaria Rho-Fiera) ed ecco quello che si è presentato ai miei occhi : una folla incredibile. Erano le 10.20 e tutte quelle persone erano in coda ai vari tornelli. Mi sono sentita fortunata. Comunque EXPO è così grande che poi in giro per il Decumano la folla era talmente sparpagliata di qua e di la che si circolava benissimo.
Una lunga e alta parete fiorita ci ha dato il benvenuto col suo forte profumo di gelsomino.
Il primo Padiglione che si intravede imponente è
l'EXPO CENTER
l'EXPO CENTER
dove c'è la Direzione Generale ed anche la sede RAI
EXPO MILANO 2015 è un giro del mondo emozionante e pieno di sorprese. Ogni Padiglione è un viaggio nella cultura, nei profumi, nei colori e nelle tradizioni di un popolo. All'interno, i diversi Paesi hanno organizzato attrazioni, spettacoli, architettura, design, sapori, natura e scienza si uniscono in un unico spazio per un'esperienza entusiasmante che lascia a bocca aperta. (dal web)
Il DECUMANO
Divinus Halitus Terrae (il respiro divino della terra)
il Padiglione ZERO
Il Padiglione ZERO è considerato uno dei più interessanti ,
proprio il fiore all'occhiello di EXPO.
Ci dà il benvenuto, essendo questo il punto di partenza di tutta Expo.
Cinquemila metri quadri di padiglione in un viaggio attraverso la storia alimentare dell'uomo.
Appena si varca la soglia ci si presenta l'enorme biblioteca-archivio in legno pieno di cassettoni. Qui è conservata la storia dei vari riti e delle pratiche dell'alimentazione che si sono succedute nei secoli.
Varcato il grande arco ci si trova in una sala in cui sono proiettate immagini dedicate a caccia e pesca, coltivazione e allevamento.
Vero protagonista della sala è un grande albero, alto 23 metri, che buca il soffitto ed esce oltre il tetto.
La sala successiva è una sorpresa: ci sono riproduzioni di animali che rappresentano alcune delle specie che gli uomini hanno allevato o cacciato nel corso dei secoli. In questa sala c'è proprio di tutto, dai pesci appesi al muro, alle oche, alle galline e i conigli, lo struzzo, la capra e la pecora, i maiali, il cavallo, fino al bufalo e al cammello....
Altro passaggio è l'accesso al grande vaso circondato da anfore e otri provenienti dai vari musei del mondo , per simboleggiare la conservazione e il trasporto dei cibi nei secoli.
(non sono riuscita a fare la foto)
Da qui si passa ad una grande struttura verso l'epoca moderna dell'industrializzazione.
Siamo davanti ad un grande plastico grande circa 320 mt. quadrati che mostra come l'uomo ha modificato l'ambiente nel passare del tempo.
A lasciare a bocca aperta anche i più tecnologici è certamente la sala che rappresenta la Borsa.
Qui un enorme muro digitale raccoglie " le fluttuazioni dei valori e il flusso senza sosta del consumo degli alimenti in tutto il mondo"
Alla fine del percorso una simulazione rappresentativa di tutti gli scarti quotidiani che avvengono nel mondo...
Il Padiglione del NEPAL
L'atmosfera in cui si calano i visitatori è quella degli antichi insediamenti delle valli di Kathmandu, con porticati e templi caratterizzati da 42 colonne intagliate a mano.
Più avanti cìè la grande sala degli attrezzi. All'ombra del mulino completamente realizzato in legno sono esposti strumenti e utensili utilizzati dall'uomo nel corso degli anni per coltivare la terra.
Padiglione del BAHRAIN
Il padiglione del Bahrain permette ai visitatori di fare un viaggio attraverso dieci orti botanici, ognuno caratterizzato da piante che porteranno frutto in momenti diversi del semestre.
Padiglione della REPUBBLICA CECA
Il cuore del Padiglione è la zona della Piscina ,
destinata a feste, eventi,
degustazioni e laboratori per bambini
Padiglione del VIETNAM
Il padiglione del VIETNAM è a forma di fiore di loto
e questo simbolo del paese si potrà anche degustare in diverse preparazioni del ristorante.
Padiglione del RISO
ecco una piccola risaia all'esterno
Un'antica macchina per il riso.
la ruota della Bielorussia
Il Ristorante di IDENTITA' GOLOSE
dove per sei mesi si sono alternati i migliori Chef del Mondo
visto dal Padiglione della MALAYSIA
Il Padiglione della Malaysia ha la forma di quattro semi della foresta pluviale, lungo i quali si sviluppa la visita. Una struttura esterna dei semi è costruita con il "Glulam" o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile. Nel quarto seme, musica, arte e cultura illustrano lo spirito malese.
fine della Prima parte.....