martedì 17 novembre 2009

La bagna cauda









LA BAGNA CAUDA (o CAODA)

un po’ di storia ………

“ Il classico intingolo della cucina piemontese, in cui si bagnano crudi i cardi, i sedani e i peperoni.. La bagna cauda
è un piatto di evidente origine rustica e viene solitamente preparato al primo insorgere dell’autunno, quando il cielo si scolora in una tenue nebbia e l’aria si fa più frizzante. La vendemmia è terminata, i cardi teneri e bianchi sono maturi, si assaggia il primo mosto; gli animi sono portati all’allegria
e all’ottimismo e la bagna cauda, che bolle nella classica terrina (fojot) sulla brace di carbone di legna, è l’occasione
per un rumoroso e spensierato convivio che il buon vino ed
il forte sapore dell’aglio contribuiscono a riscaldare piacevolmente.
Così nei “ crotin “ del Monferrato , pare sia nato questo
intingolo, in quelle anguste e familiari sottocantine in cui si
può fare rumore , ci si sente più vicini e si può tenere lontano dalle abitazioni il forte aroma dell’aglio. Ma si può anche
pensare che la località originaria della bagna cauda sia Chieri
dove crescono i cardi più grossi e saporiti di tutto il Piemonte. In ogni caso la sua origine dovrebbe risalire
alla fine del ‘700 e potrebbe derivare dalla “soma d’ai”
(cima d’aglio) spalmata sul pane, o dall’ “aiollet” provenzale
un intingolo “ sui generis” a base di acciughe.


l’Antica ricetta :

Ingredienti

200 g. di burro,
150 g. di olio d’oliva
6. acciughe
4 spicchi di aglio
sale
tartufo bianco

Mettete in un tegame il burro, l’olio e i quattro spicchi di aglio
tritati finissimi.
Ponete il tegame sul fuoco e fate scaldare i grassi, senza però
fare prendere colore all’aglio che deve rimanere bianco.
Tirate indietro il tegame , aggiungete le acciughe lavate,
spinate e fatte in pezzi e lasciatele sciogliere mescolando
con un cucchiaio di legno.
Ultimate la bagna cauda con un pizzico di sale e un tartufo bianco
tagliato in fettine sottili.
Questa salsa deve mantenersi sempre calda e a tale scopo
c’è chi usa presentarla in tavola in piccoli tegami, uno per
ciascun commensale, su appositi fornelletti scaldavivande.



La storia della “bagna cauda” e la ricetta di cui sopra,
è presa da un vecchio ricettario curato da Ada Boni -
“La Cucina Piemontese” -












Questa la ricetta della “ Bagna Caoda “- come la si prepara
sulla sponda piemontese del Lago Maggiore.

Ingredienti per 6 persone :

3 dl.. di olio extra vergine d’oliva ligure
70 g. di burro
300 g. di acciughe sotto sale
4 teste d’aglio
latte q.b.

Spellate gli spicchi di 4 teste d’aglio, privateli dell’anima
verde ( che sembra sia la parte più indigesta dell’aglio) e
metteteli in un tegame di coccio con una noce di burro. Copriteli
a filo di latte e cuocete a fuoco dolcissimo , scremando
spesso, finchè l’aglio si sarà spappolato.
Aggiungete i filetti dissalati di acciuga e mescolate con un
cucchiaio di legno per farli sciogliere.
Frullate, rimettete sul fuoco e unite 3 dl. di olio extra
vergine d’oliva ligure e 50 g. di burro; riscaldate a fiamma
sempre molto bassa finchè la salsa risulterà fluida e molto
calda.
Se volete, potete aggiungere qualche gheriglio di noce pestato.
Portate il tegame di coccio in tavola su un fornelletto e servite
con verdure crude o cotte disposti in vari piatti di portata.

Vi si possono intingere tutte le verdure di stagione :
i cardo puliti e lasciati a bagno in acqua acidulata con succo
di limone e poi sgocciolati e tagliati a pezzi, sedano crudo, finocchio crudo
o cotto, carote crude, rapanelli, indivia, topinambur, peperoni crudi e
peperoni grigliati e spellati, ed anche verdure cotte come
ad esempio cavolfiore lessato e diviso in cimette, cipolle cotte al forno,
patate e rape lessate, barbabietole e radici di scorzonera lessate.
Accompagnare naturalmente il tutto con delle fette di pane casereccio.

Si consiglia : Vino giovane di vendemmia.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mariluna e Dada: l'0ro nel piatto.



5 commenti:

  1. Grazie mille...eccomi in ritardo...ma davvero grazie sai che non l'ho mai assaggiata?...ecco il momento é buono.:))

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  2. @ Mariluna, si, questa è la stagione per questo piatto. Sono contenta di averti fatto conoscere
    una cosa nuova. Un bacio.

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  3. non sai quanto sono felice che tu abbia messo qui un po' di storia della bagna cauda o caoda con i due puntini sopra la o :) così com'era scritta in quel menù a Il Cuuc :)) che bello sapere della storia che riguarda le ricette o certe preparazioni.. siano essi piatti o intingoli.. basi o preparazioni..
    grazie per queste informazioni che portano anche un po' indietro nel tempo. :)

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  4. sulla sponda piemontese del lago maggiore ci vado da 25 anni ma la bagna cauda mai mangiata. peccato!
    appena arriva un poco più di freddo la faccio, magari con meno aglio!

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    1. Di solito nel mese di novembre siamo invitati dai nostri amici di Verbania-Intra e ci preparano una bagna cauda favolosa con tutte le verdure crude e cotte.

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